Elettrodomestici italiani
dal 1919

Protagonisti di un
secolo di progressi
della tecnologia e
del gusto in cucina

Girmi è uno dei marchi di elettrodomestici italiani protagonisti di un secolo d’oro per la manifattura e il design del nostro paese. L’azienda, nata più di un secolo fa, ha lanciato un marchio di piccoli elettrodomestici che è diventato familiare per generazioni di italiani e li ha accompagnati con stile e funzionalità nella loro vita quotidiana.

Il brand Girmi è diventato, attraverso la sua storia, un simbolo della qualità italiana e della grande tradizione industriale e imprenditoriale del Made in Italy. Gli elettrodomestici Girmi sono sempre stati caratterizzati da una linea moderna, fatta di sobrietà ed efficienza, affidata spesso a grandi maestri del design. In alcuni casi i prodotti Girmi hanno fatto scuola, ispirando tendenze e nuove abitudini domestiche che poi entrate a far parte della consuetudine.

La storia di Girmi e
degli elettrodomestici italiani

La storia di Girmi come produttori di elettrodomestici è anche la storia dell’imprenditoria, del design e della vocazione alla ricerca e all’innovazione italiana. Una bella storia che merita di essere raccontata, non per una celebrazione fine a sé stessa ma per comprendere di più su ciò che siamo e sul patto di fiducia che abbiamo stretto con i consumatori, attraverso l’impegno e la dedizione di chi ci ha preceduti.

La storia di Girmi: antico catalogo prodotti per la cura della persona
1919
Una pagina del primo catalogo dei prodotti per barbieri, che colpisce già l’attenzione per la raffinatezza del design

I Ruggenti anni Venti sono all’inizio. La grande Guerra si è appena conclusa e l’Europa è scossa da un vento di euforia rigeneratrice: nascono nuove mode e nuove industrie pronte ad assecondarle. Lo spirito imprenditoriale italiano si risveglia e ovunque è un fiorire di attività innovative. Ad Omegna, nell’Alto Cusio piemontese, nasce la Subalpina, una cooperativa fondata da sei giovani per produrre articoli per la casa e la cura della persona, tra cui alcuni prodotti per la toilette maschile e femminile per barbieri e parrucchieri. Guidata da Mario Caldi, la cooperativa cresce e in vent’anni arriva ad avere quaranta operai e cinque impiegati.

Prototipo del 1930 di casa moderna con primi elettrodomestici
1930
La “casa elettrica” esposta a Monza nel 1930 in cui comparivano alcuni di quegli elettrodomestici che solo venti anni dopo sarebbero entrati nelle consuetudini delle famiglie italiane

A Monza si tiene la IV Esposizione delle Arti Decorative e Industriali in cui viene esposta “la casa elettrica”, il prototipo di quella che sarebbe stata la casa del futuro, completa di prodotti a funzionamento elettrico, tra cui l’aspirapolvere, il forno, la macchina da caffè. Sebbene già in commercio, quegli oggetti ancora non facevano parte della vita della maggior parte delle persone, che non poteva sostenerne i costi. È curioso vedere come anche le famiglie più abbienti, che avrebbero potuto permetterseli, preferissero ancora pagare il personale di servizio per occuparsi delle faccende domestiche: gli elettrodomestici non erano ancora parte delle consuetudini degli italiani e non lo sarebbero diventati fino alla fine degli anni ’40.

Dirigenti Girmi in partenza per un viaggio aereo negli USA
1945
Carlo Caldi insieme ad altri industriali di Omegna in partenza per un viaggio d’affari negli Stati Uniti dove troveranno ispirazione per i propri innovativi prodotti

Carlo Caldi, figlio del fondatore, prende le redini della Subalpina e compie la vera rivoluzione che la porterà a trasformarsi nella grande azienda italiana di elettrodomestici Girmi. Attento alle tendenze internazionali, è affascinato dai frullatori funzionanti a elettricità che si usano negli Stati Uniti e comincia a studiare una prima linea di elettrodomestici per la cucina da lanciare sul mercato italiano, utensili che lascino libero sfogo alla fantasia in cucina e che evitino alle massaie i lavori ripetitivi.

Piccoli elettrodomestici italiani Girmi degli anni Cinquanta
1954
I primi quattro elettrodomestici lanciati sul mercato da Subalpina, tra cui il frullatore Frullo e il frantuma caffè Mokaro, che riscuotono grande successo in Italia perché sono i primi elettrodomestici Made in Italy

La Subalpina lancia Frullo, il primo frullatore elettrico Made in Italy sul mercato italiano. In rapida successione è seguito da un tostapane, uno scalda biberon e un frantuma caffè elettrico in plastica chiamato Mokaro. Sono i primi quattro elettrodomestici immessi sul mercato dalla ditta di Omegna, ancora suscettibili di grandi miglioramenti dal punto di vista tecnico, ma assolutamente innovativi per le abitudini degli italiani. Il “poker d’assi” della Subalpina riscuote un grande successo di pubblico.

Uno dei primi frullatori multifunzione Girmi in una foto dell’epoca
1960
Una delle tante versioni del Gastronomo, precursore del moderno robot da cucina, un elettrodomestico di grande successo nella storia di Girmi

Un nuovo elettrodomestico consacra definitivamente il successo dell’azienda: il Gastronomo, che mette in ombra il frullatore dell’anno precedente. Questo elettrodomestico ha un tale successo che ne vengono prodotti circa mille pezzi alla settimana. Il Gastronomo ha vari accessori facilmente interscambiabili, tra cui sbattitore, tritacarne, grattugia, centrifuga, spremiagrumi, tritaghiaccio e perfino macchina per fare il caffè con la crema. Questo antenato dei robot da cucina è un oggetto molto apprezzato dalle casalinghe, che trasforma le abitudini domestiche. A partire dagli anni Cinquanta il frullatore milleusi diventa, infatti, un piccolo status symbol per le famiglie italiane, che stanno vivendo l’inizio di un’epoca di nuova prosperità. Anche la pubblicità di quegli anni, in cui Girmi è già all’avanguardia, propone un nuovo modello di vita basato sul benessere fisico e psicologico e su una maggior emancipazione femminile.

Macinacaffè Carosello, uno dei primi elettrodomestici Girmi di successo
1963
Il macinacaffè Carosello disegnato dall’architetto Marco Zanuso: il primo elettrodomestico Girmi in cui il design diventa centrale

Tra i prodotti lanciati ogni anno c’è anche il Frulletto, un nuovo frullatore multifunzione con un destino speciale. Verrà infatti ribattezzato con un nome che contribuirà alla sua fortuna: Girmi, dall’unione delle due parole girare e miscelare. Il successo del prodotto convince Carlo Caldi a rinominare l’azienda Girmi-La Subalpina S.p.A., che rimarrà poi solo Girmi. È di questi anni l’inizio della collaborazione con grandi designer industriali, tra cui l’architetto Marco Zanuso, che disegna il macinacaffè Carosello, un concentrato di novità estetiche e funzionali dal quale trarranno poi ispirazione altri designer. Carosello inaugura una lunga tradizione di attenzione per la cifra stilistica delle creazioni Girmi, nelle quali si fonderanno sempre perfettamente linea, forma e funzionalità. Tra i nomi da ricordare, oltre a quello di Zanuso e del famosissimo Luca Meda, ci sono Nico Smeenck, Michele De Lucchi e Giovanni Sacchi.

schizzi di caffettiere elettriche Girmi progettate dal designer Luca Meda
1970
Gli schizzi di Luca Meda, un capolavoro di improvvisazione e di design iconico

Inizia un decennio che segna l’apice del successo di Girmi. Il brand ha ormai conquistato il mercato italiano ed estero per la sua capillare rete di vendita e i suoi prodotti all’avanguardia per tecnologia e design. La nuova sede produttiva di Cireggio garantisce altissimi ritmi produttivi e il mercato degli elettrodomestici vede un vero e proprio boom in Italia. Il fulcro dell’azienda è l’ufficio tecnico in cui nascono continuamente prodotti innovativi. In azienda arriva Luca Meda, un nome celebre del design italiano che viene incaricato di ridisegnare alcuni prodotti già presenti sul mercato e progettarne di nuovi. Il tocco magico di Meda da una vita nuova a tanti prodotti Girmi già apprezzati dal pubblico. Celebri sono le sue caffettiere, capolavori di improvvisazione e di tecnica, ma anche le gelatiere e la macchina da caffè Caffeconcerto del 1983, rimasta un’icona del design italiano.

piccoli elettrodomestici italiani Girmi in una collezione rivisitata
1986
La linea dei classici Girmi presentata dopo un restyling: l’identità del brand è ancora forte ma l’azienda sta attraversando un periodo di crisi

Carlo Caldi cede parte delle quote aziendali ad una società americana. È un periodo di crisi, in cui i consumi rallentano e la concorrenza straniera si fa agguerrita. Inizia un periodo buio in cui la società rimane in mano a società straniere e perde temporaneamente il suo ruolo di primo piano tra i brand italiani di elettrodomestici. Dopo varie vicissitudini e passaggi di mano, tra cui anche l’acquisizione dell’azienda da parte della Bialetti, nei primi anni Duemila arriva finalmente la svolta…

spremiagrumi con funzionamento automatico a pressione
2015
Con l’acquisizione di Girmi da parte del gruppo Trevidea inizia un viaggio con nuovi traguardi per lo storico brand di Omegna

Girmi viene acquisita dalla società di Rimini Trevidea, già proprietaria del prestigioso marchio di piccoli elettrodomestici G3 Ferrari. Per il brand inizia una nuova storia con ambiziosi traguardi, sempre però nel solco della grande tradizione italiana di cui è stato uno dei maggiori esponenti. Funzionalità ed estetica, che erano stati i tratti distintivi degli elettrodomestici Girmi, non vengono messe in discussione: si cerca ora di innovare la gamma di prodotti e il design, mantenendo l’essenza dell’identità Girmi.

Copertina del Catalogo Girmi 2019 “100 anni insieme”
2019
Copertina del catalogo “100 anni insieme” per il centenario di Girmi: tecnologie e strumenti nuovi tengono vivi gusti e sapori antichi, ponendosi nel solco della tradizione con una gamma di elettrodomestici che raccoglie il meglio della produzione dell’azienda

Girmi si presenta all’appuntamento col suo Centenario più in forma che mai, con un ricco catalogo dal titolo “100 anni insieme”: una gamma completa di elettrodomestici per la cucina e per la cura della persona che rispondono alle esigenze e ai gusti delle nuove generazioni ma ricordano i “Girmi” usati dalle nonne e dalle mamme, prodotti che tanti di noi hanno conosciuto e amato nelle case della nostra infanzia.

Liberamente tratto dal libro "1919-2019, Cent'anni di Girmi" di Bruno Maffeis

Girmi nella comunicazione e
nello sport

Se i prodotti Girmi sono entrati nella quotidianità di tante famiglie italiane è anche grazie all’attenzione che fin dalle origini il brand ha dedicato alla comunicazione. Trai pionieri delle prime pubblicità, Girmi ha fatto storia con i suoi Carosello e ha proseguito il suo viaggio con collaborazioni e sponsorizzazioni importanti anche nel mondo dello sport.

Locandina pubblicitaria Girmi degli anni Cinquanta
1950
Con le sue pubblicità e le sue campagne di comunicazione all’avanguardia Girmi insegnò a centinaia di migliaia di famiglie italiane a mangiare più sano e più equilibrato, a consumare una colazione sostanziosa al mattino e ad avere a cuore la salute e l’esercizio fisico
Carosello dei Pronipoti
1968
Dal 1957 al 1977 il programma Carosello è entrato ogni sera nelle case degli italiani, con i suoi divertenti sketch seguiti da messaggi pubblicitari, spesso realizzati da sceneggiatori o registi di fama. I Pronipoti di Hanna & Barbera, ispirati all’originale serie The Jetson, sono i protagonisti del celebre Carosello Girmi.
Carosello Girmi degli anni Settanta
1975
I Pronipoti continuano ad essere i personaggi principali del Carosello Girmi fino all'anno 1975, due anni dopo Carosello cessa di esistere
Giuliano Gemma in uno spot di Girmi
1980
Girmi sceglie un testimonial d’eccezione: Giuliano Gemma, in’icona del cinema italiano che nella sua lunga carriera interpretò oltre cento film.
Spot pubblicitario del Mastro Girmi
1989
Quello del Mastro Girmi è uno dei tanti spot pubblicitari del brand che sono stati trasmessi in televisione nel corso degli anni.
La griglia elettrica Oplà Girmi in uno spot pubblicitario
1990
Va in onda in televisione lo spot di Oplà Girmi, uno modello classico degli anni Novanta.
Marco Pantani al Tour de France del 1998 con maglia dello sponsor Girmi
1998
La squadra di Cliclismo “Mercatone Uno – Bianchi – Girmi” si distingue per le sue performance al Tour de France, che vede protagonista Marco Pantani, vincitore dell'11esima tappa da Luchon a Plateau de Beille
Girmi alla Barcolana di Trieste del 2019
2019
Protagonista di numerosi eventi velistici, Girmi è presente alla 51° edizione della Barcolana di Trieste
La Femme Terrible veleggia alla J/70 Cup con lo sponsor Girmi
2021
Girmi e la “Femme Terrible” veleggiano alla J/70 Cup
La squadra Consolini Volley sponsorizzata da Girmi esulta durante una partita di Coppa Italia A2
2022
La Consolini Volley, società in cui Girmi è oramai da diversi anni co-sponsor e presente sulle maglie dei due liberi, partecipa alla finale di Coppa Italia A2

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